Vini Veneti: conosciamoli con AIS
Vini Veneti: conosciamoli con AIS il 4 luglio 2021 a Risi del Veneto. I sommelier saranno presenti al Castello dei Da Peraga per suggerirti il vino migliore da abbinare al piatto che avrai scelto negli stand.
Articolo di Marco Tinello, Sommelier AIS
Il Veneto è la regione vitivinicola più estesa e produttiva del paese, nella quale si possono distinguere diverse macrozone principali, tra le quali spiccano:
- il Veronese che si mette in luce con il Bardolino,
- il Valpolicella ed il Soave,
- il Vicentino con i Vini di Gambellara ed i Colli Berici,
- il Padovano con i Colli Euganei,
- ed il Trevigiano con la zona del Prosecco.
Tornando indietro nel tempo, a dare il via allo sviluppo vitivinicolo nella regione, già abitata dai Veneti e dai Reti, sono stati gli Etruschi, ma ad ampliare la coltivazione della vite con la relativa produzione dei vini furono i Romani, la cui fama dei vini Retici, dei Colli Euganei e del Vicentino non tardò a diffondersi un po’ ovunque in Europa. Un primo periodo di declino si ebbe al tempo delle invasioni barbariche, ma gli ecclesiastici furono tra coloro che si opposero fermamente alla decadenza.
La viticoltura prosperò sotto la Repubblica di Venezia, giungendo nel Cinquecento al suo massimo sviluppo.
Tuttavia, alcuni disastri naturali ridimensionarono questa ricchezza viticola, l’eccezionale ondata invernale del 1709 causò gravissimi danni che si ripercossero per lungo tempo.
Ancor peggio, nel secolo successivo, le viti furono preda dell’Oidio, della Peronospora e della Fillossera, costringendo i viticoltori a ripristinare le vigne con vitigni provenienti dalla Francia e da altre regioni italiane, segnando l’inizio di una nuova e brillante fase della vitivinicoltura veneta, i cui vini oggi si attestano autorevolmente nelle posizioni di rilievo dei mercati internazionali.
I Colli Euganei
Definiti da molti produttori locali come il miglior segreto enologico d’Italia grazie alla conformazione geologica del suolo di origine vulcanica, la produzione di eccellenza vede in primis le varietà Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Merlot come varietà a bacca rossa con cui si producono dei grandi vini rossi da invecchiamento, ai quali si aggiungono dei vitigni a bacca bianca tra i vini più rappresentativi della Doc, come il Serprino ed il Moscato Giallo con il quale si produce il Fior d’Arancio nelle sue tre versioni: secco, spumante e passito.
L’antico vitigno Moscato Giallo, oggi Fior d’Arancio, giunse molti secoli fa tra le colline dopo un lungo viaggio dall’Oriente, forse dalla Siria e dalla Mesopotamia, ed oggi è considerato come la punta di diamante della produzione vinicola euganea tanto da conquistare la prestigiosa Docg nel 2010.
Arcole
Doc nata nel 2000 per dare visibilità ad un patrimonio storico e vitivinicolo importante situato nella parte sud della provincia di Verona ed in piccola parte in quelle di Vicenza, oggi nei circa 2500 ettari di vigneto la produzione si suddivide in varietà a bacca rossa come Merlot e Cabernet, mentre tra i vitigni a bacca bianca spiccano Garganega, Pinot Grigio, Pinot Bianco.
I suoli limosi e sabbiosi conferiscono le caratteristiche di leggerezza ed equilibrio che contraddistinguono i vini di questa zona.
Monti Lessini
Il vitigno principe della zona dei Monti Lessini è la Durella, varietà a bacca bianca il cui nome deriva dalla durezza della buccia e dalla elevata acidità che la fa diventare ideale alla produzione di vini spumanti.
La produzione spumantistica si suddivide in due tipologie, il Lessini Durello, spumanti metodo charmat cioè rifermentati in autoclave per alcuni mesi, freschi e piacevoli in gioventù, ed il Monti Lessini, spumanti metodo classico, ossia rifermentati in bottiglia per almeno 2 anni, strutturati e dalla grande freschezza.
La conformazione geologica dei suoli è di origine vulcanica, pertanto gli elementi naturali presenti sui terreni donano delle sfumature uniche caratterizzando i vini in maniera marcata.
Valpolicella
Oltre ad essere senza ombra di dubbio la zona viticola più conosciuta del Veneto, oggi lo è anche tra quelle d’Italia e del mondo, questo soprattutto grazie alla grande fama e piacevolezza dei vini che hanno saputo conquistare le tavole di tutto il globo.
La valpolicella si suddivide in tre zone, ad ovest la Valpolicella Classica, con le zone di sant’Ambrogio di Valpolicella, San Pietro in Cariano, le valli di Fumane, Marano e Negrar e con i vigneti collocati più in quota, segue poi la zona della Valpantena collocata al centro dell’area, caratterizzata da suoli argillo-calcarei e rocce sedimentarie con buone escursioni termiche, e l’ultima la Valpolicella definita localmente come “Valpolicella allargata” ossia la zona più ad est situata tra la valli di Mezzane, Illasi e Cazzano di Tramigna, dove spesso si producono vini più strutturati rispetto alle precedenti.
Le varietà principali a bacca rossa coltivate sono Corvina, Corvinone, Rondinella, Molinara, Oseleta, con le quali si producono Valpolicella, Valpolicella Ripasso, Amarone ed il raro Recioto della Valpolicella, il vero vino di Verona.
Soave
Uno dei vini bianchi più famosi al mondo, ottenuto nelle colline orientali della provincia di Verona, è ottenuto dal vitigno Garganega, il quale ha trovato nelle valli dell’Alpone, del Tramigna, di Mezzane e d’Illasi il suo habitat perfetto.
Le colline di origine vulcanica danno sensazioni minerali ai vini marcandoli di sentori unici ed identitari dei luoghi di produzione, portando però delle distinzioni dovute alle varie aree geografiche tanto da avere un disciplinare che prevede diverse denominazioni:
- Soave Doc,
- Soave Colli Scaligeri Doc,
- Soave Classico Doc,
- Soave Superiore Docg
- ed il dolce Recioto di Soave Docg.
Prosecco
Il Prosecco, un vino che nell’ultimo decennio ha saputo conquistare il mondo grazie alla sua caratteristica principale, la semplicità e la piacevolezza.
La regolamentazione attuata nel 2008 ha visto definire l’area di produzione come una delle più vaste d’Italia, comprendendo le regioni del Veneto e del Friuli Venezia Giulia, e creando tre zonazioni; la prima è l’area del Prosecco Doc che è anche la più vasta, segue poi l’area del Prosecco Doc Treviso che è ottenuto nell’omonima provincia e poi vi è l’area del Prosecco Superiore Docg, che è anche la zona più storica ed è situata nell’area collinare tra i comuni di Conegliano e Valdobbiadene in cui vi è la famosa zona di Cartizze.
Segue poi una seconda e meno conosciuta zona situata nelle colline di Asolo, la quale porta la medesima menzione geografica di Prosecco superiore Docg “Asolo”.
La varietà principale con cui si produce il Prosecco è la Glera, seguono poi in misura molto minore altre varietà locali a bacca bianca come il Verdiso, la Bianchetta Trevigiana e Perera.
Vista la grande area di produzione, i vini ottenuti in collina hanno caratteristiche di sapidità e freschezza più marcate, venendo considerati pertanto come i migliori e tipici dell’intera produzione che vede la spumantizzazione con il metodo charmat, cioè la rifermentazione in autoclave, la quale mantiene inalterate le caratteristiche fragranti e fruttate della varietà.
Per la partecipazione all’experience è richiesta la prenotazione e un contributo minimo consigliato da versare in sede. Il netto del ricavato verrà donato al Centro Veneto Progetto Donna (Centro Antiviolenza di Padova). Prenota subito il tuo biglietto!